A piedi o in bici per fresche vallette

Per conoscere ma soprattutto interpretare i paesaggi che vediamo scorrere davanti ai nostri occhi, è necessario mescolarsi ai tanti elementi che li caratterizzano.
Questo percorso ad anello è concepito appunto per immergersi nella realtà campestre del nostro comune: percorrendo contrade e sentieri fittamente alberati, attraversando fondi coltivati, costeggiando i piccoli corsi d’acqua del complesso reticolo idrografico.
L’area interessata dal percorso è quella nord-orientale del comune, con breve “sconfinamento” nelle campagne della vicina Civitanova Marche.
E’ possibile effettuare l’escursione sia a piedi che in bici, impiegando poco meno di due ore nel primo caso e meno di un’ora nel secondo.
Abbiamo considerato solo il tempo effettivo di percorrenza, ipotizzando un’andatura tranquilla ed escludendo le soste necessarie.
Consigliamo vivamente di non effettuare “fuoripista”, facendo attenzione soprattutto a non danneggiare le colture. Inoltre informiamo gli eventuali escursionisti in bici che, in almeno due o tre occasioni, dovranno smontare di sella per qualche decina di metri, vista la pendenza di alcuni brevi tratti in salita.
L’itinerario muove dalla già descritta chiesa di S.Rocco.
Tra il quattrocentesco edificio ed il campo sportivo, inizia un vertiginoso e ombreggiato discesone che in pochi minuti ci conduce nel fondo della sottostante valletta.
Incontriamo un primo bivio dove svoltiamo a sinistra per raggiungere Fonte Destra.
Dopo una rinfrescante sosta, seduti sul bordo delle vasche, raggiungiamo il precedente bivio e proseguiamo il cammino dirigendoci verso sinistra.
Superiamo un vecchio casolare, ora adibito a deposito ed imbocchiamo un comodo sterrato all’altezza delle (serre del vivaio Sini) Lungo questo tratto possiamo notare le sporadiche tracce di un antico lastricato. Stiamo percorrendo la Strada delle Scalette, antica scorciatoia che abbreviava la strada tra Civitanova e Montecosaro, oggi inserita nell’area di Contrada Fontanella, placidamente attraversata dal fosso Sdregaro.
Di seguito ignoriamo una deviazione che sale alla nostra sinistra conducendo in breve sulla Strada Provinciale 10 e dopo soli dieci metri incontriamo un nuovo bivio.
Proseguiamo verso sinistra continuando a percorrere lo sterrato e superando un grosso caseggiato recentemente rammodernato. A questo punto, il percorso ci obbliga a svoltare a destra iniziando a salire. Incontriamo una villetta letteralmente ammantata dal verde e al termine della breve ma ripida salita sbuchiamo in Contrada Cavallino, nel territorio di Civitanova Marche.
Attraversiamo e prendiamo la strada sbrecciata di fronte a noi, superando di seguito un piccolo incrocio sulla sommità del colle. (Iniziamo a scendere salutati da un giovane uliveto, anche qui uno dei tanti, in quest’altra terra di antica tradizione olearia). Dopo una villetta dal bel (tetto policromo in coppi) vediamo spuntare il nastro azzurro del Mare Adriatico e al termine della discesa raggiungiamo l’asfalto della Provinciale 10 che percorriamo verso destra per meno di cento metri.
Attraversiamo la strada all’altezza di un piccolo ponte, in corrispondenza di una breve interruzione del guard-rail di fronte a noi.
Attraverso un comodo varco, scendiamo una serie di piccoli gradini e svoltiamo verso destra passando sotto il ponte.
La strada inizia a scendere fiancheggiata da arcigni ulivi secolari.
Stiamo percorrendo l’amena valletta del fosso……dove al primo bivio svoltiamo a destra.
Il percorso sale superando una serie di curve e prima dell’ultima svolta diamo uno sguardo al borgo medievale della vicina Civitanova Alta.
Sullo sfondo distinguiamo anche il mare e la zona sud della città portuale.
Oltrepassata una villa con portico, sbuchiamo nuovamente in Contrada Cavallino e svoltiamo a sinistra proseguendo per circa 500 metri.
All’altezza di un cipresso isolato, sul margine destro della strada, ci immettiamo nello sbrecciato che scende alla nostra destra e ci lasciamo alle spalle una fattoria in abbandono composta da casolare, magazzini e porcili.
Scendiamo rapidamente verso il fosso Sdregaro, attraversando un pittoresco oliveto abbarbicato al pendio.
Attraversato il ponticello in fondo alla discesa, risaliamo l’altro versante, più agevole perché molto meno scosceso del precedente, ci reintroduciamo così nel contado montecosarese. I
n un punto pianeggiante del percorso, all’altezza di un piccolo vigneto, prendiamo una deviazione verso sinistra e percorriamo l’ultimo breve tratto della strada sbrecciata.
Risaliamo il dolce pendio tra due filari di ulivi, compagni onnipresenti del nostro percorso che volge ormai al termine.
Ci immettiamo nella Strada Comunale del Cavallino, svoltando a destra presso un gelso isolato.
Siamo ormai in prossimità di Montecosaro e percorriamo le ultime curve in salita sotto una verde volta ombrosa.
Una volta entrati in paese, percorriamo un breve viale pianeggiante e tra le chiome dei pini vediamo comparire in sequenza: il campanile della Collegiata, un orologio della Torre Civica ed il campanile di S.Agostino. Segnaliamo un piccolo ed accogliente parchetto in cui magari riposare, posto all’incrocio seguente, ormai a soli 200 metri dalla chiesa di S.Rocco, punto di partenza e d’arrivo del percorso.

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